Singolar Tenzone, Ove sboccano tutte le liti...

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Akratan
view post Posted on 17/3/2009, 17:41




Ebbene si, il singolar tenzone, da molti gradito come spettacolo ma sicuramente non se provato in prima persona. Molti si limitano alle apparenze, senza comprendere a fondo il significato, la tecnica e l'eleganza del duello, ma vi basti sapere una cosa: se volete giocare al Gioco dei Troni, cominciate a cercarvi un campione...


LE REGOLE DEL DUELLO

I duelli possono essere combattuti con diverse armi a scelta dello sfidante, ma di solito si predilige la spada, lunga, corta o bastarda.

Dopo l'onta, che può essere reale o immaginaria, la parte offesa chiede soddisfazione a chi aha perpetrato l'insulto comunicandoglielo inequivocabilmente con un gesto simbolico come buttare un guanto davanti a lui. Il simbolismo, ideato dai cavalieri medievali, è indicato nell'esplicita richiesta fatta da pari a pari da parte di chi chiede soddisfazione: lo sfidato deve accettare (da cui il detto "raccogliere il guanto della sfida") o ritenersi disonorato. Contrariamente all'idea comune, schiaffeggiare qualcuno col guanto non costituisce una sfida di per sé, ma può capitare da parte dello sfidato, che schiaffeggiando lo sfidante col suo stesso guanto accetta la tenzone.

Le controparti nominano una persona di fiducia in loro rappresentanza (un secondo) il cui scopo è selezionare un luogo di ritrovo, col criterio dell'intimità e della riservatezza, affinché il duello possa svolgersi senza interruzioni. Per questa stessa ragione, e per seguire una tradizione che si radicò molto presto, i duelli hanno luogo all'alba. E' altresì dovere dei secondi accertarsi che le armi utilizzate siano uguali, e che il duello sia leale. Su questo punto poi c'è molto da discutere, in quanto raramente la parte vincitrice ha da ridire sull'esito dello scontro, e quella vinta, disonorata, non ha diritto di controbattere. L'intervento del Guerriero a muovere la mano del giusto, e quella dello Sconosciuto a bloccare quella dell'ingiusto, contribuiscono a dare all'esito del duello un'indiscussa solennità.

A scelta della parte offesa, il duello può essere:

- al primo sangue, pertanto il duello è stato interrotto non appena uno dei duellanti è ferito dall'altro, anche se la ferita è di lieve entità
- tale da proseguire finché uno dei duellanti non sia così ferito o stanco da essere fisicamente incapace di continuare
- all'ultimo sangue, e in tal caso non è ottenuta soddisfazione se non dalla morte di uno dei contendenti

In alcuni duelli di spada non è infrequente che il secondo intervenisse per sostituire il contendente che per qualche ragione non poteva continuare - una pratica permessa quando il duellante sostituito non ha le capacità per maneggiare con dovizia un'arma bianca.

SPADE


COLPI

I colpi che si possono portare con la spada sono undici, otto di taglio e tre di punta. Quelli di taglio sono qui elencati con la terminologia della scherma bolognese rinascimentale:

* Fendente: Colpo dato dall'alto verso il basso in verticale;
* Sgualembro Dritto: Colpo dato in diagonale dall'alto verso il basso, da destra verso sinistra;
* Sgualembrato Manco: Colpo dato in diagonale dall'alto verso il basso, da sinistra verso destra;
* Tondo Dritto : Colpo dato in orizzontale, parallelo al terreno, da destra verso sinistra;
* Tondo Manco: Colpo dato in orizzontale, parallelo al terreno, da sinistra verso destra;
* Sottano o Fianconata Dritto: Colpo dato in diagonale, dal basso verso l'alto, da destra a sinistra;
* Sottano o Fianconata Manco: Colpo dato in diagonale, dal basso verso l'alto, da sinistra verso destra;
* Montante: Colpo dato dal basso verso l'alto in verticale.

I colpi di punta invece sono:

* Affondo: Colpo dato di punta facendo un passo in avanti e caricando il braccio;
* Stoccata: Colpo dato di punta facendo un passo in avanti ma avendo già il braccio teso, quindi, *allungandolo solo.
* Imbroccata: Colpo uguale alla Stoccata, ma che ha come bersaglio il collo.

POSTE E GUARDIE

Le guardie e le poste sono posizioni che si assumono prima e durante un incontro per parare o per provocare l'avversario.

Dobbiamo dire prima che le guardie sono due, destra e sinistra: la destra avrà il piede destro avanzato, mentre la sinistra avrà il piede sinistro avanzato.

Le poste invece sono molte e si dividono in:

POSTA BREVIS (con la quale si iniziano i duelli di spada) È la posta che si usa più frequentemente e si può dire che sia la nostra guardia di partenza. Il tronco deve essere eretto ed a tre quarti, con una spalla più arretrata rispetto all'altra ma entrambe rilassate; la mano destra si pone sotto l'elsa e la sinistra sopra il pomello di appoggio; la gamba destra avanti e la sinistra dietro (o viceversa a seconda della posizione delle spalle), il piede avanzato si piega leggermente verso l'interno e l'arretrato si apre verso l'esterno. Il peso si porta al centro. le gambe sono flesse per avere un buon equilibrio, il gomito destro è leggermente appoggiato al corpo per risparmiare energie, la spada circa a 45° sull'orizzonte.

POSTA DI CORONA La posta di corona è uguale a quella Brevis ma la spada si porta leggermente più alta e con il piatto della spada verso di noi, così da non provocare vibrazioni date da parate col piatto della lama. Questa Posta serve per parare di solito i TONDI.

POSTA DEL DENTE DI CINGHIALE (La spada è rivolta più in basso rispetto alla posta precedente, per difendersi dai colpi diretti alle gambe) Questa posta va imparata assolutamente perché è tramite essa che si potranno parare i colpi diretti alle gambe. Lama con la punta rivolta verso terra, mano destra sempre sotto l'elsa, sinistra sopra il pomello, gamba destra avanti e sinistra dietro o viceversa, peso leggermente spostato indietro per essere pronti, se necessario, ad arretrare.

PORTA DI FERRO MEZZANA (Come sopra) Anche questa posta è utilizzata per parare i colpi diretti alle gambe. La posizione delle mani e delle gambe è pressoché uguale alla posta del dente di cinghiale, le braccia sono solo un po' allungate e la spada è portata leggermente in avanti, sempre con la punta verso il suolo, a formare un angolo con il suolo di trenta gradi.

POSTA LONGA (molto utile nel caso dovessimo ritrovarci sotto tiro da parte di qualche arciere o balestriere) Viene utilizzata per parare i colpi di arma lunga tipo lance o aste o per iniziare duelli; la parata avveniva colpendo letteralmente di lato l'arma avversaria e deviandola quindi dal bersaglio. Mano destra vicino alla lama e sinistra sul pomello, braccia tese in avanti gamba destra avanti e sinistra indietro o viceversa, peso su entrambe le gambe.

POSTA REALE DI VERA FINESTRA (È la posizione usata per difendersi dai fendenti; molti ignorano il nome di questa posta) Questa posizione viene utilizzata per parare i colpi fendenti, atti a tagliare letteralmente da testa a piedi il proprio avversario. L' impugnatura è classica, mano destra sopra l'elsa e sinistra sopra il pomello, gamba destra avanti e sinistra indietro o viceversa, spada parallela al suolo, tenuta avanti a se sopra la testa, taglio della lama perpendicolare all'ipotetico taglio di lama dell'avversario.

POSTA DI DONNA SOVRANA E ALTERA (Utile nel parare gli Sgualembri) Bellissima e multifunzionale questa posizione, veniva e viene ancora oggi usata preferibilmente per parare i colpi sgualembri. Mano destra sotto l'elsa e sinistra sopra il pomello, gamba destra avanti e sinistra dietro o viceversa, braccio destro a novanta gradi ed inclinare la spada di circa 45° a formare una -finestra- da cui poter guardare l'avversario.

POSTA DI FALCONE (usata per colpire con fendenti e sgualembri) Gamba destra davanti,gamba sinistra indietro,ginocchia piegate,mano destra sotto l' elsa,mano sinistra sopra il pomo,la spada deve essere portata alta sopra la testa con la punta rivolta verso l' alto.

PASSEGGIO

Nella spada, inoltre esiste anche una varietà di passi per muoversi al meglio, chiamata appunto Passeggio. Esistono due tipi di passeggio, quello in linea e quello in laterale. Nel passeggio in linea esistono quattro passi fondamentali:

PASSO: trovandosi in guardia destra si avanza il piede destro, tirando poi a sé il sinistro

PASSATA: questo passo è un passaggio di guardia. Dalla guardia destra si fa perno sul piede avanzato, portandosi avanti e cambiando anche la posizione delle spalle; dopo la passata, il sinistro sarà avanti e il destro dietro con la spalla sinistra avanzata e la destra arretrata.

DOPPIO PASSO o PASSO INCROCIATO: dalla posizione di Guardia destra si porta avanti il sinistro, incrociandolo al destro per poi aprire di nuovo le gambe trovandosi di un passo avanti, nella stessa guardia precendente, la destra.

PASSO D'AFFONDO: non proprio un passo, il movimento che si fa esclusivamente per portare affondi, infatti, esso si fa portando il destro avanzato, se si è in guardia destra, piegando la gamba avanzata e tendendo quella arretrata, piegando le braccia e poi tendendole, facendo sì che si compia l'affondo.

Invece nel passeggio laterale i passi sono due:

INTAGLIATA: passo in laterale che si ottiene, se si è in guardia destra, incrociando il sinistro al destro, per poi riaprir le gambe, sempre in guardia destra, ma a lato.

INQUARTATA: passo in laterale che si ottiene, se si è in guardia destra, portando il sinitro a destra, unendo le gambe per un attimo, per poi riaprir la gamba destra, trovandosi a lato, nella stessa posizione, ma di un passo a lato.

La discriminante tra questi due passi è l'incrociare le gambe o no.

LAMA DELLA SPADA

La lama viene idealmente divisa lungo la sua lunghezza e la divisione più comune è quella in tre parti più o meno uguali in lunghezza: debole, medio e forte. Il debole è la parte più lontana dalla impugnatura, il forte quella più vicina e il 'medio 'quella situata fra i due. Durante l'uso, la spada ferisce con il debole, poiché dotato di maggiore velocità, e para con il forte, poiché maggiormente stabile e robusto.

I lati affilati della spada prendono il nome di filo dritto (o diritto) e filo falso (o rovescio). Il filo dritto è quel filo che guarda l'avversario ed è nella stessa direzione delle nocche di chi impugna la spada. Il filo falso è quello che rimane rivolto verso chi la impugna e nella direzione del pollice, all'attaccatura. In alcune spade il filo falso viene affilato solo per metà della lunghezza; altre presentano solo un lato affilato, e prendono in questo caso il nome di mezze spade. In generale, il filo dritto si utilizza per tagli diretti ed affondi, mentre il filo falso viene utilizzato per i colpi di rovescio. La distinzione tra diritto e rovescio non è sempre univoca: se in alcuni casi la forma dell'elsa o della lama stessa è tale da definire con chiarezza quale è il filo dritto, in altre spade a geometria simmetrica tale distinzione dipende semplicemente da come si impugna l'arma.

Spesso la lama della spada presenta sul lato piatto delle scanalature lungo la sua lunghezza. Queste servono per alleggerirne la struttura (e quindi aumentarne la flessibilità) e per facilitare l'estrazione della lama dopo un affondo di punta dal corpo dell'avversario diminuendo l'effetto "ventosa". Nei coltelli da combattimento moderni queste scanalature sono definite "scolasangue" o "scorrisangue". Inoltre, la spada può presentare una lama dritta o curva. La lama dritta termina solitamente con una punta più o meno stretta, ed è perciò adatta principalmene agli affondi e alle stoccate; la lama curva è più adatta ai colpi di taglio e rientra nelle tipologie chiamate sciabola o scimitarra, o in altri nomi a seconda del periodo storico e della provenienza geografica dell'arma.


SPADA BASTARDA

La spada bastarda, detta anche semplicemente bastarda o spada da una mano e mezza, è una spada lunga circa 120-130 centimetri che può essere impugnata sia con una mano che con due. Ha, quindi, un'impugnatura piuttosto lunga, ma è più leggera ed agile del classico spadone a due mani che può raggiungere anche i 160 centimetri

Dato che l'impugnatura è più corta di quella dello spadone a due mani, permette una presa piena solo con una mano (la cosiddetta mano dominante), e mezza, da cui il nome di spada da una mano e mezza. Inoltre le parti di un'impugnatura sono tre: Pomello, impugnatura ed elsa. Il pomello è un peso di ferro o acciaio che serve a bilanciare la lama ed ad attaccare anche in casi eccezionali o a nascondere piccole lame. L'impugnatura, di legno poi rivestito in cuoio, permette buona presa della spada e l'elsa, barra di metallo dritta o ricurva verso la lama, serve a proteggere le mani dalla spada avversaria, a bloccare la lama avversaria oppure ad attaccare in casi eccezionali. Elsa, pomo e manico vengono fissati al codolo, parte terminante della lama opposta alla punta. Quando venivano fissati i tre componenti dell'impugnatura, un po' di codolo sporgeva e allora questo veniva riscaldato e poi battutto, appiattendolo e rendendo saldissima tutta la parte sopra citata.

La lama si divide in tre parti: la parte anteriore, detta punta o parte debole, che mantiene meglio il filo e che, generalmente, porta il colpo; quella posteriore, ovvero vicina all'elsa, detta parte forte, che non ha filo ma garantisce la robustezza dell'intera lama, usata spesso per parare; infine, quella mediana, che permette sia di parare che di colpire, ma soprattutto per fare spada contro spada, ingaggiare la lama e quindi ottenere le famose prese di ferro. Il colpo viene solitamente portato con la parte della lama che è rivolta nella stessa direzione delle dita della mano che la impugna, detta filo vero o filo dritto. La parte opposta, verso il braccio di chi combatte, è detta filo falso e si usava per colpire soprattutto dal basso o da sinistra verso destra.

All'evenienza, la spada bastarda, come altre tipologie di spada che presentano la lama vicino all'elsa non affilata, si può impugnare come una corta lancia. A questa strategia si ricorreva nel momento di affrontare avversari in armatura completa, per poter portare colpi di punta più potenti, soprattutto nei pertugi dell'armatura.

(Adattato da Wikipedia)
 
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